lunedì 20 dicembre 2010

Jeeg robot, uomo d'acciaio (鋼鉄ジーグ Kōtetsu Jeeg) è un anime televisivo di 46 episodi prodotto dalla Toei Animation nel 1975 su soggetto di Go Nagai. Nello stesso anno ne fu pubblicata anche una riduzione manga in collaborazione con Tatsuya Yasuda. La serie è stata trasmessa per la prima volta in Italia nel 1979. Ha riscosso un notevole successo, paragonabile solo a quello di altre grandi serie del genere, come UFO Robot Goldrake e le serie di Mazinga.

Trama : Il professor Shiba, noto scienziato giapponese, durante una ricerca archeologica, scopre una antica campana di bronzo appartenuta all'antico popolo Yamatai, soggetto alla perfida regina Himika. Una popolazione che ha sempre fatto come regola di vita la sopraffazione dell'uomo sull'uomo. Il popolo Yamatai non si è estinto, si è ibernato nella roccia in attesa di ritornare in vita: solo la magica campana di bronzo gli permetterebbe di conquistare il mondo: per questo il professore decide di nascondere la campana e approfittando di un grave incidente di laboratorio in cui viene disgraziatamente coinvolto suo figlio Hiroshi, gli miniaturizza nel petto la campana, rendendolo invulnerabile. Hiroshi cresce senza essere a conoscenza di tutto ciò; diventa un grande campione di Formula 1. Un giorno durante una corsa egli rimane vittima di un grave incidente automobilistico, dal quale rimane incredibilmente illeso: ma nulla gli lascia intuire la sua invulnerabilità. In quegli stessi istanti rinascono dalle rocce i guerrieri Haniwa, insieme al perfido ministro Ikima, che aggrediscono il professore ferendolo gravemente. Miwa, la sua giovane assistente, lo ritrova e lo riporta morente a casa della sua famiglia, dove morirà fra le braccia del figlio, ma non prima di avergli consegnato una strana collana e un paio di misteriosi guanti. Il professor Shiba ha però creato, prima di morire, un computer dove ha riversato tutta la sua conoscenza: ed è questa che rivela al figlio di potersi trasformare in un robot, Jeeg, il robot d'acciaio, destinato a difendere l'umanità dai perfidi mostri Haniwa.Comincia così la lunga guerra che vede il giovane Hiroshi, ribelle e presuntuoso ma sicuramente coraggioso, combattere contro i guerrieri della perfida regina Himika comandati dai ministri Ikima, Mimashi e Amaso. Inizialmente inconsapevole del segreto che porta nel suo petto, lotterà senza grande senso di umanità, ma poi, a poco alla volta, prenderà coscienza della sua responsabilità e maturerà nello spirito e nel carattere. Nelle battaglie il padre sarà sempre vicino a Hiroshi, consigliandolo e aiutandolo direttamente o tramite la sua assistente Miwa (alla guida del suo velivolo il Big Shooter), o attraverso i suoi scienziati, collaboratori della Base Antiatomica, il laboratorio di ricerca da lui diretto in vita e ora gestito dal suo diretto aiutante, il prof. Dairi. Arriva il giorno in cui la regina Himika scopre il segreto della campana di bronzo: riuscendo a radiografare dal petto di Hiroshi la campana, ne interpreta le iscrizioni riportate su di essa. Grazie ad esse invoca l' Imperatore del Drago, che si risveglierà dal sonno eterno, ma quest'ultimo, anziché venirle in aiuto, la ucciderà e la sostituirà sul trono. Da allora, la guerra con Jeeg e gli umani si inasprisce: ma nello stesso tempo, lo stato d'animo dei ministri di Himika, ancora fedeli alla loro regina, crea malessere all'interno dell'impero Yamatai. Mimashi, coraggioso ministro di Himika, aizza il suo popolo contro il Signore del Drago, tentando una rivolta, ma fallisce e ne rimane ucciso. Ikima e Amaso si assoggettano al signore del Drago ma saranno sempre bistrattati da quest'ultimo, che presto li sostituirà con Flora, una giovane guerriera umana che si trova molto vicina al signore del Drago, grata per averle ridato la vita quando da piccola era stata inavvertitamente uccisa durante una battaglia (nella quale i suoi genitori erano rimasti uccisi) mentre cercava di salvare un cucciolo di lupo. Flora ha sangue umano nelle vene, e non riesce a dimenticare il suo cuore umano. Hiroshi e Flora si incontrano, e subito il giovane si accorge dello stato d'animo di Flora, al punto da cercare di convincerla a tornare sui suoi passi. Il signore del Drago riesce sempre ad averla vinta sui sentimenti di Flora, in nome di quella antica gratitudine. Ma un giorno Hiroshi viene rapito e portato nel regno Yamatai, in quell'occasione Flora capisce i suoi errori e tradisce il suo imperatore liberando Hiroshi. Ma il tradimento si paga con la morte e la giovane guerriera viene atrocemente trucidata dal suo stesso Imperatore. La guerra non ha limiti ma l'impero Yamatai, dopo le varie sconfitte, va sempre più indebolendosi. Solo un attacco in massa può portare alla vittoria. Jeeg si difende strenuamente ma con difficoltà al punto di rischiare la disfatta. Il computer della base, il professor Shiba virtuale, si schianta contro il nemico e salva Jeeg da una grave sconfitta. Desideroso di vendicare il padre, Hiroshi riprende fiducia di sé, trovandosi faccia a faccia con il Signore del Drago. Una dura battaglia lo porta a vincere contro il suo acerrimo nemico. La guerra è finita e Hiroshi è maturato, ha acquistato una grande sicurezza di sé e una grande maturità: sarà sempre disposto a difendere la sua famiglia e il suo popolo, in nome della pace.  Nel 2006 è stato prodotto un sequel, di sole 13 puntate, intitolato Kotetsushin Jeeg, che presenta un Jeeg completamente rinnovato sia nello stile che nei colori: attraverso l'energia delle campane convogliate nei guanti, una moto colore rosso, guidata dal giovane studente Kenji Kusanagi, si trasforma nella testa del robot. La nuova serie ha apparentemente degli errori di continuity con il vecchio cartone (per esempio la presenza in vita del padre di Hiroshi, Senjiro Shiba, ed il ritorno di Himika, che non è morta come narrato nella prima serie; a tal proposito, la nuova serie ignora l'esistenza del Signore del Drago), dovuti al fatto che questa si basa principalmente sul manga.

La leggenda della sigla italiana! La sigla della versione italiana di Jeeg fu realizzata e cantata da Roberto Fogu, in arte Fogus, utilizzando la base della sigla iniziale giapponese scritta da Michiaki Watanabe, resa monofonica e migliorata con l'aggiunta di uno strumento, il minimoog, i cui suoni sono stati ideati e sovrapposti sulla base giapponese originale dal musicista Carlo Maria Cordio. Il brano fu pubblicato nel 1979 su 45 giri dall'etichetta discografica CLS ed ebbe un buon successo di vendita. Una cover, interpretata dai Superobots con arrangiamento assai differente e con un evidente errore nel testo ("...se dallo spazio arriverà una nemica civiltà" è infatti errato, poiché i nemici di Jeeg Robot provengono tutti dalle viscere della Terra, ed infatti, nella più corretta versione di Fogus, il testo, in quel punto, dice "...se dal passato arriverà una nemica civiltà"), fu pubblicata dalla RCA Italiana sempre nel 1979 come Lato B del 45 giri Il Grande Mazinger. Una curiosità è che la cover uscì qualche mese prima del disco originale, vendendo un altissimo numero di copie, solo allora i produttori della CLS (Mariano Detto) si resero conto che doveva uscire anche il disco originale. Una leggenda metropolitana raccontava che a cantare la sigla TV fosse stato Piero Pelù. L'artista ha smentito più volte la cosa, e d'altra parte è facile notare che il timbro di voce di Pelù, effettivamente simile a quello di Fogu, non poteva essere già tale all'epoca dell'incisione della sigla, avendo egli circa 17 anni. A causa di questo tormentone, nel 2008, in occasione della registrazione dell'album Fenomeni, ha inciso una nuova versione della famosa sigla, che non è stata inclusa nell'album ma è disponibile in vendita sul web. Pelù a proposito dello scomparso Fogu ha dichiarato: « Voglio girare un film su di lui, con quel suo timbro dannatamente soul e una vita tutta da raccontare... »

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