lunedì 29 novembre 2010

Con il ritorno in edicola , prima con lo speciale numero 78 che riprende tutte le prima 77 copertine e ora con un nuovo numero 1 (in doppia numerazione 79),dopo la finta sospensione nel duetto Eura – Aurea, cerchiamo di capire chi è questo   John Doe , personaggio “rivelazione” degli ultimi anni in edicola. Gli ideatori della serie sono Roberto Recchioni e Lorenzo Bartoli, con il contributo di Massimo Carnevale per la caratterizzazione grafica dei personaggi e copertinista della serie, (fino alla prima sospensione,ora affidate a De Cubellis).

John Doe lavora per la "Trapassati Inc.", che si occupa della gestione della morte, e nella quale riveste un ruolo importante. Lavora alle dirette dipendenze della Morte, una donna bellissima dal sarcasmo pungente e i modi pratici, per la quale si occupa di risolvere i casi più difficili. Ha amato molte donne ma ora vive una relazione stabile con la sua compagna Tempo, che in effetti è l'essenza del tempo, e grazie alla sua capacità di controllarlo ha aiutato il protagonista in molte occasioni. Nelle sue avventure John Doe è aiutato da molti personaggi, alcuni impiegati nella Trapassati, altri provenienti dal "Regno", un luogo al di fuori del tempo e dello spazio in cui vivono esseri immortali ed essenze come ad esempio Tempo, Guerra, Fame, Pestilenza, Ingenuità e un corpo di polizia formato da severi energumeni con poco cervello e modi violenti.

Gli albi

La serie regolare di John Doe, narrativamente divisa in "stagioni" per volere degli autori, che hanno ripreso il termine dal linguaggio dei telefilm.

Prima stagione (numeri 1-24) .John Doe è l'ex direttore della Trapassati Inc. e braccio destro di Morte. La Trapassati Inc. è un'azienda che si occupa di gestire il decesso dei mortali secondo il destino imposto dalle Alte Sfere ed è stata fondata da Morte e dagli altri tre cavalieri dell'Apocalisse (Guerra, Pestilenza e Fame). Il protagonista, accortosi di un falso in bilancio della società, che nasconde un ammanco di "trapassati", decide di far luce sulla vicenda, scoprendo che i quattro cavalieri, per organizzare il giorno del giudizio, lasciano in vita tutti i peggiori criminali della terra. John Doe decide allora di ostacolare il piano dei suoi superiori rubando la "falce dell'olocausto" (senza la quale non può avvenire l'Armageddon) e inizia a fuggire per gli Stati Uniti d'America.

Seconda stagione (numeri 25-48). John Doe dopo varie vicissitudini, passa da inseguito ad inseguitore. Gli viene affidato il compito di essere la Morte, e da semplice essere umano diviene una figura universale ed immortale. Morte diviene invece umana (col nome di M.) e partorisce Mordred, il figlio di John Doe. Mordred e sua madre, aiutati da Fame e Tempo, cercano di vendicarsi portando il caos. Per questa ragione Fato (il cui avatar ha le sembianze di un bambino) viene messo fuori gioco da un killer assoldato da Mordred, Pete il Nero. Ora che Fato non può più controllare le sorti dell'uomo, ognuno è diventato libero di decidere il proprio destino, raggiungendo l'autentico libero arbitrio. Le Alte Sfere, che governano l'universo in assenza del Grande Capo (ovvero Dio, ormai in vacanza da tempo), spingono perché John Doe riporti ordine ed elimini la minaccia costituita da Mordred e M. John può contare sul valido aiuto del notaio Palomar, inviato delle Alte Sfere per controllare il lavoro del protagonista; Guerra, redivivo dopo essere stato annientato da John al termine della prima serie; Leonida, killer esperto di armi e combattimento corpo a corpo; Autumn, che prese il suo posto alla Trapassati Inc. in sua assenza e che ora divide con lui lavoro e vita privata. A fine stagione John Doe viene allo scontro finale. Sta preparando il proprio matrimonio con Autumn e in un'atmosfera degna di Kill Bill, si giunge alla catarsi finale. Alla fine resteranno a terra ben quattro dei protagonisti: M., Autumn, il notaio Palomar e lo stesso John. Mordered diventa il padrone del destino.

Terza stagione (numeri 50-77).Dopo un numero di interludio (n. 49) si riprendono le file dell'universo di John Doe. Grazie a Pestilenza e Leonida, John ha la possibilità di rigenerarsi e tornare in vita. Ha perso la memoria e non sa cosa sia accaduto. Si sveglia trenta anni dopo la sua morte, in un mondo devastato da Mordred in cui nessun essere umano può più morire ma nemmeno dare alla luce nuove vite. E così torna sulla strada alla ricerca di se stesso. Al suo risveglio senza memoria si ritrova in un mondo post apocaliptico dove i vecchi restano vecchi, i giovani restano giovani e nessuno può fare figli. La Trapassati Inc. è ormai una piccola setta composta da Guerra, Pestilenza, Leonida e Rory (apparsa nel numero 32) che grazie alla sua pistola datagli da Hank The Junk riesce a dare la "vera morte" e si fa chiamare Jane Doe. dopo alcuni numeri con poca continuità dove John viaggia e trova un qualcosa di strano (come dei delle droghe, pazzi artisti e dottori che cercano di ridare la morte) viene alla luce un nuovo John Doe diviso in due, la parte umana senza memoria e quella "demoniaca" ovvero la morte presente nel numero 48 che vuole sopraffare il potere della sua parte umana. Le vicende si movimentano dal numero 58 (Vento divino) dove John Doe incontra Guerra senza però ricordarlo: da questo punto in poi John viene a sapere dove si trova la Trapassati Inc. e dopo aver scoperto di chiamarsi John Doe decide di andarci per conoscere "colei che può dare la morte" che tutti chiamano Jane Doe. Da qui si giunge a una fine non fine, dovuto appunto alla sospensione per il passaggio tra Eura e Aurea, e adesso con l’inizio della quarta stagione in doppia numerazione vedremo la vera fine della storia.

Trapassati Inc. Le storie del periodo in cui John rivestiva il ruolo di direttore alla Trapassati Inc. , pubblicate sul settimanale Skorpio, edito sempre dall'Eura (e in monografico su "I giganti dell'avventura") e vedono il giovane protagonista, con la sua immancabile agenda alla mano (un manufatto mistico che riporta la causa e la data del decesso di tutti gli esseri umani), svolgere impeccabilmente il suo lavoro.

sabato 27 novembre 2010

Dall'Argentina giunge una nuova notizia luttuosa: dopo la perdita di Alberto Macagno avvenuta nello scorso mese di ottobre, due giorni fa ci ha lasciato a soli 64 anni Luis García Durán. Maestro tanto nella difficile arte del movimento tanto nello rappresentare pin-up, García Durán è stato protagonista dagli anni '70 fino ad oggi di tante tavole di qualità sopraffina che ricorderanno per sempre la sua perizia grafica. Kozakovich & Connors, Qui la legione, Yaqui, La Città II, Nan Hai tra le sue serie di maggiore successo, decine di storie autoconclusive e di copertine per i settimanali Eura e Aurea che hanno pubblicato l'artista argentino fin dagli albori della loro storia editoriale. Ha collaborato con alcuni tra i più grandi sceneggiatori di historietas del nostro tempo (tra cui le icone Robin Wood e Ricardo Barreiro) ed egli stesso aveva delle ottime intuizioni narrative. Una carriera lunghissima iniziata a soli 13 anni presso lo studio di Jean Josse, García Durán cominciò a pubblicare professionalmente nel 1974 presso le editoriali Yago e Columba, non disdegnando le collaborazioni con l'estero (Fleetway e Charlton). Da tempo si era stabilito tra Marbella e la Grecia e si esprimeva anche in qualità di pittore.

From Argentina comes a new mournful news: after the loss of Alberto Macagno occurred last October, two days ago has left us only 64 years Luis García Durán. Master in the difficult art of movement so as to represent the pin-up, García Durán was the protagonist from the 70s up to today's many tables finest in quality that will always remember his graphic skill. Kozakovich & Connors, the legion here, Yaqui, City II, Nan Hai among its most successful series, dozens of episodic stories and covers for the weekly Eura Aurea and the Argentine artist who published since the dawn of their history editorial. He has worked with some of the greatest writers of our time Historietas (including icons Robin Wood and Ricardo Barreiro) and he had some great insights narrative. A long career began at age 13 at the studio of Jean Josse, García Durán began to publish professionally in 1974 at the editorial Yago and Columba, and not exclude partnerships with foreign countries (Fleetway and Charlton). For some time he had established between Marbella and Greece and was also expressed as a painter.

mercoledì 24 novembre 2010

Con la riedizione del manga originale di Goldrake, si conclude l’edizione dei principali titoli robotici di Go Nagai; contando anche le serie di Getter Robot su Getter Saga (che riproponeva integralmente la prima, Getter G, Getter Go e Shin Getter), e quella di Jeeg, la d/visual almeno da quel lato ha editato tutto il materiale (cartaceo) “classico” riguardante i mitici robottoni che hanno fatto storia qui da noi negli Anni ’80, andando a integrare quanto mancava dalle edizioni precedenti in nuove versioni sicuramente più complete e omogenee.

La versione nagaiana del mitico Goldrake si segnala per il clima decisamente più violento, quasi in Devilman style, che si respira per tutta l’opera, nonché per il solito piglio deciso della narrazione che proietta il lettore quasi subito nel cuore dell’azione; il manga nella sua brevità, non lesina quindi alcuni passaggi di un certo interesse, andando a concludersi (idealmente) all’incirca a un terzo degli episodi della serie tv, quando ancora Hydargos, sottoposto di Gandal, è a capo delle operazioni di invasione della Terra (nella serie tv morirà nell’episodio 27 “Il contrattacco di Goldrake”), e lo scienziato Zuril destinato a sostituirlo per le successive 47 puntate (a partire dall’episodio 28 “L’invasione degli umanoidi”), non compare per nulla.I primi due capitoli, dei cinque complessivi del manga, mostrano quindi l’arrivo di Actarus/Duke Fleed a bordo di Goldrake sul nostro pianeta, l’incontro fortuito con Koji Kabuto e la successiva adozione presso il Centro Ricerche Spaziali del Dottor Procton, seguendo abbastanza fedelmente quanto visto nella prima puntata dell’anime (è uguale anche il primo Mostro Spaziale affrontato); Nagai di suo ci mette alcuni ulteriori mostri da abbattere, inscenando un’invasione fin da subito più massiccia e spietata, nonché diversi particolari truculenti di gente uccisa e trucidata dalle armate di Vega sia su Fleed che durante gli attacchi alla Terra, decisamente lontanissimi da quanto apparso in televisione (e non c’è da stupirsene). Col terzo episodio abbiamo la fortuna di incrociare la stessa trama dell’episodio 71 “Il comandante Marcus”, qui chiamato Brunhild, il migliore amico di Actarus su Fleed e ora convertito con una sorta di lavaggio del cervello dai Veghiani (nella puntata tv era principe di Altair 2, stando al vecchio doppiaggio ovviamente); la particolarità di quest’avventura sta nel fatto che all’epoca non venne trasmessa in televisione, la puntata fa parte infatti delle uniche tre inedite in Italia (assieme agli episodi 15 e 59, almeno fino alla recente collana in dvd), sebbene sia stata in seguito spezzata e rimontata nell’ultimo film per i cinema “Goldrake, addio!”, e quindi, anche se un po’ malconcia, non si può dire del tutto saltata. Il vero piatto forte sono però i due corposi capitoli finali (che occupano infatti più di metà del volume), che vedono rispettivamente un piano degli emissari di Vega per far scontrare i due Mazinga, Mazinga Z e il Grande Mazinga, contro Goldrake, ipnotizzandone i piloti, Koji e Tetsuya, nel quarto capitolo, e quello di farlo combattere contro il solo Grande Mazinga, come nel mitico cortometraggio “Mazinga contro Goldrake”, con l’aggiunta di particolari violenti e macabri in puro nagai-style, nell’ultimo. Lo scontro a tre è memorabile, in quanto assolutamente inedito nelle versioni animate (e pure in quella di Gosaku Ota), è quindi il vero piccolo gioiellino del volume, ma anche il classicissimo scontro frontale tra Goldrake e il Grande Mazinga si arricchisce qui di particolari totalmente inediti, parecchio sadici, sulle tecniche di distruzione del comandante Barendos, che ne fanno un cattivo di prim’ordine andandone ad aumentare notevolmente lo spessore, portandolo a livelli che sul grande schermo sicuramente non raggiungeva.  Unica nota dolente sono però i disegni, qui decisamente con qualche caduta di stile, dove si alternano scene dinamicissime e molto riuscite dei combattimenti, ad altre dove Goldrake viene disegnato con le gambe come i Mazinga (!) o con la navicella che sembra un piattone enorme e sproporzionato (sigh); ottima come al solito l’edizione d/visual, sia per qualità della carta che della stampa (e sembrerebbe anche per la traduzione e l’adattamento, che cerca di mediare tra nomi originali e nomi classici), ma presenta solo una tavola colorata e nessuna nota né introduttiva né finale. Chi ha la vecchia edizione Dynamic Italia del 1998, in due volumi e con lettura all’occidentale, se li tenga quindi stretti, perché pur non presentando nessuna tavola a colori (ma con un paio di copertine strepitose, seppure non di Nagai), offrivano due ricchissimi inserti di 16 pagine in carta patinata e a colori, contenenti disegni inediti dell’autore, con team-up di Goldrake anche con Getter G (ispirati dal film contro il Dragosauro), oltre che coi Mazinga, specifiche tecniche, armi, mostri nemici, studi dei personaggi e anche una paginetta dedicata al merchandise dell’epoca; il primo volume inoltre aveva una prefazione di Michele Gelli e una post-fazione dello stesso Federico Colpi (tra i curatori e anche editore di questa edizione), insomma un apparato redazionale veramente sontuoso, qui purtroppo totalmente assente, cosa che, parlando di un mito come Goldrake, è quasi assurdo.

lunedì 22 novembre 2010

18 Dys: Grant Morrison (testi), Mukesh Sing (disegni) Casa Editrice: Rizzoli/Lizard

Che un cartoonist geniale come Grant Morrison si sarebbe impegnato in media differenti da quello del fumetto era prevedibile. Del resto, già in passato l’autore scozzese si era dedicato al teatro, con due opere ispirate a Lewis Carroll e al mago Aleister Crowley, e, in diverse occasioni, cimentato nella narrativa (un suo racconto, per esempio, basato sulla cosmogonia di H.P. Lovecraft, è presente nell’antologia Saggezza Stellare, pubblicato in Italia da Einaudi). Senza trascurare, poi, le sue esperienze con la rock-band Fauves, per la quale scriveva i testi. 18 Days, edito dalla Liquid Comics e proposto nel nostro paese da Rizzoli/Lizard, è un esempio di questo tipo di produzioni che vanno al di là dei comics, dal momento che si tratta di un’opera multimediale. 18 Days sarà, infatti, anche un cartone animato e un videogame. Ispirato al Mahabharata, il più antico poema epico della tradizione indiana, è l’ennesima prova dell’anticonvenzionalità e della stravaganza morrisoniana (ma i fans di Grant, comunque, non si stupiranno, poiché l’interesse che questi nutre nei confronti del misticismo orientale è proverbiale e in più di una occasione ha affermato di essere stato rapito da entità extradimensionali durante un suo soggiorno in Nepal!). 18 Days, però, non narra pedissequamente le vicende mitiche di tre generazioni di divinità guerriere in lotta contro i loro nemici (conflitto che rappresenta, peraltro, la fine dell’Era degli Déi e l’inizio dell’Era degli Uomini, cioè la nostra). Morrison certamente rispetta la storia nel suo nucleo essenziale; però, con l’originalità che lo contraddistingue, essa è filtrata da suggestioni occidentali che si collegano alla fantascienza stile Guerre Stellari, al fantasy de Il Signore degli Anelli e, soprattutto, ai fumetti dei super-eroi. Gli déi del Mahabharata versione Morrison sono, appunto, super-eroi che agiscono in un contesto pseudo-tecnologico. L’idea in sé non è nuova e rimanda a ciò che fecero Lee & Kirby con il Thor marvelliano e anche con il pantheon greco rappresentato dal dio della forza Ercole. E a ciò che il Re Kirby, da solo, fece negli anni settanta in casa DC con la Saga del Quarto Mondo dei Nuovi Dei e, alla Marvel, con gli Eterni. È lo stesso Grant, del resto, a fare nel testo più di un accenno all’estetica kirbyana. Ma ci sono pure influenze della corrente fantascientifica steampunk (però, in questo caso, è di ambientazione indiana e non vittoriana, come si potrebbe pensare) e non mancano riflessioni metaforiche sull’epoca attuale di violenza, sesso e stati di controllo generalizzato, che simboleggia il cosiddetto Kali Yuga, l’era, secondo gli induisti, di massima aridità spirituale, che cederà il posto a una imminente Età dell’Oro. 18 Days non è un fumetto nel senso tipico del termine; piuttosto uno script-book, con l’intera sceneggiatura di Grant (ovviamente caratterizzata dai soliti testi visionari e allucinati che tutti conosciamo), accompagnata dalle eccezionali illustrazioni dell’indiano Mukesh Singh, noto per Devi e Gamekeeper. Singh a tratti mi ricorda Jim Lee ed è abile nella rappresentazione di questi super-eroi divini, delle loro armi futuribili e, nello stesso tempo, curiosamente arcaiche, dei mondi immaginifici in cui abitano, delle molteplici dimensioni e universi che sono lo sfondo della narrazione, con una cura dei particolari impressionante e un gusto dei colori di impronta chiaramente lisergica. Chi ha apprezzato a suo tempo Vimanarama certamente gradirà 18 Days e avrà l’ennesima conferma dell’assoluta imprevedibilità di colui che, al pari di Alan Moore e Neil Gaiman, è senza ombra di dubbio il più importante artista del comicdom mondiale. Da non trascurare, inoltre, l’introduzione al volume di un altro celebre visionario odierno, Deepak Chopra, che fornisce una inusuale interpretazione dell’immaginazione morrisoniana.

domenica 21 novembre 2010

I fan di Dragon Ball non devono lasciarsi ingannare dal titolo: Goku & Co. ritorneranno ma non per mano del maestro Akira Toriyama, bensì grazie a Ooishi Naho, che già aveva collaborato allo speciale di Dragon Ball realizzato in occasione dei quarantanni di Monthly Shonen Jump. Dragon Ball SD, questo il titolo dello spin-off, vedrà come protagonisti Goku, Crilin e gli altri personaggi della saga ma in versione “chibi” ossa “baby” e verrà pubblicata a dicembre sul primo numero di "Super Strong Jump" (Saikyō Jump) , nuova rivista della Jump dedicato al pubblico dei più giovani. Altre quattro versioni “chibi” verranno pubblicate in omaggio alle serie originali: Rock Lee no Seishun Full-Power Ninden dedicata al personaggio di Rock Lee del manga Naruto di Masashi Kishimoto e disegnato da Kenji Taira; Chopperman di Hirofumi Takei e dedicata a Chopper, l'alce dottore della ciurma di Rufy di One Piece di Eiichiro Oda; Vongola GP (Grand Prix) Kuru! disegnato da Toshinori Takayama e tratto da Tutor Hitman Reborn! di Akira Amano, e Gourmet Gakuen Toriko di Akitsugu Mizumoto e tratto da Toriko di Mitsutoshi Shimabukuro.

Fans of Dragon Ball must not be fooled by the title: Goku & Co. will return but not the hand of the master Akira Toriyama, but through Ooishi Naho, who had already collaborated on the special Dragon Ball made during the forty years of Monthly Shonen Jump . Dragon Ball SD, the title of the spin-off, players will see as Goku, Krillin and the other characters in the saga, but in "chibi" bones "baby" will be published in December and the first issue of "Super Strong Jump" (Saikyo Jump), a new magazine dedicated to the public of the Jump of the youngest. Four other versions of "chibi" will be published in tribute to the original series: Rock Lee-Power Full Seishun no Ninden dedicated to the character Rock Lee from the manga Naruto by Masashi Kishimoto and drawn by Kenji Taira, Hirofumi Takei Chopperman and dedicated to the Chopper, the 'elk doctor of the crew of Luffy from One Piece by Eiichiro Oda; Clam GP (Grand Prix) Kuru! designed by Toshinori Takayama and based Tutor Hitman Reborn! Akira Amano, Gourmet and to Akitsugu Gakuen Toriko Toriko of Mizumoto and based Mitsutoshi Shimabukuro.

sabato 20 novembre 2010

I Marvel Studios hanno annunciato le date internazionali fissate per l'uscita cinematografica di "Captain America: The First Avenger", film a solo su Cap, nonché quinto e ultimo capitolo della serie che porterà al film crossover sui Vendicatori (nel 2012). L'uscita del film su Cap comunicata per l'Italia cade il 27 luglio 2011, pochi giorni dopo quella statunitense, il 22. La notizia arriva a stretto giro rispetto all'analogo annuncio fatto per "Thor", che riaprirà le danze il 29 aprile 2011, tre mesi prima del suo compagno Vendicatore. Ricordiamo che "Captain America: The Firs Avenger" è diretto da Joe Johnston e interpretato da Chris Evans (Steve Rogers/Capitan America), Hugo Weaving (il Teschio Rosso), Hailey Atwell (Peggy Carter), Stanley Tucci (dr. Abraham Erskine), Tommy Lee Jones (colonnello Chester Phillips), Toby Jones (Arnim Zola) e Samuel L. Jackson (che dovrebbe tornare nei panni di Nick Fury). La pellicola sarà l'ultima prodotta dai Marvel Studios a essere distribuita da Paramount, prima che la compagnia madre Disney riprenda in mano la distribuzione dei film della Casa delle Idee.

Di seguito, la lista completa delle date internazionali.

Nord America :

Stati Uniti - 22 luglio,Canada - 22 luglio

America Latina:

Argentina 28 luglio,Brasile - 29 luglio,Cile - 28 luglio,Colombia - 29 luglio,Messico - 29 luglio,Panama - 29 luglio,Perù - 28 luglio,Venezuela - 29 luglio

Medio Oriente e Africa:

Egitto - 31 agosto,Israele - 04 agosto,Libano - 01 settembre,Sud Africa - 05 agosto,Unione degli Emirati Arabi - 01 settembre

Asia e Paesi del Pacifico:

Australia - 28 luglio,Hong Kong - 04 agosto,India - 29 luglio,Indonesia - 27 luglio,Giappone - 15 ottobre,Corea - 28 luglio,Singapore - 04 agosto,Malaysia - 04 agosto,Nuova Zealanda - 28 luglio,Filippine - 27 luglio,Taiwan - 29 luglio,Thailand - 28 luglio

Europa:

Austria - 19 agosto,Belgio - 27 luglio,Croazia - 28 luglio,Cipro - 26 agosto,Danimarca - 11 agosto,Finlandia - 19 agosto,Francia - 27 luglio,Germania - 18 agosto,Grecia - 01 settembre,Islanda - 12 agosto,Irlanda - 29 luglio,Italia - 27 luglio,Norvegia - 12 agosto,Olanda - 28 luglio,Polonia - 05 agosto,Portogallo - 04 agosto,Regno Unito - 29 luglio,Repubblica Ceca - 04 agosto,Romania - 05 agosto,Russia - 28 luglio,Serbia e Montenegro - 28 luglio,Slovacchia - 04 agosto,Slovenia - 28 luglio,Spagna - 05 agosto,Svezia - 12 agosto,Svizzera Francese - 27 luglio,Svizzera Tedesca - 18 agosto,Svizzera Italiana - 27 luglio,Turchia - 02 settembre,Ucraina - 28 luglio,Ungheria - 04 agosto
Londra per quattro giorni e' la capitale mondiale dell'industria del sesso. Come ogni anno, migliaia di adulti di ogni eta' e convinzioni sessuali si riversano nell'Olympia Exhibition Centre per visitare la mostra-evento Erotica 2010 in cerca di prodotti per migliorare il loro stile di vita sessuale. In vendita si puo' trovare tutto cio' che concerne libidine e piacere, dai clubwear, abbigliamento e gomma per fetish, beachwear e lingerie. Ospite d'onore della rassegna, che si concludera' lunedi' 22 novembre, Dita Von Teese che e' giunta tra i flash dei fotografi all'aeroporto di Heathrow dopo un volo da Los Angeles mercoledi' scorso. L'artista 38enne, maestra indiscussa dello spogliarello del genere 'burlesque', e' in citta' per esibirsi a Erotica 2010 e per promuovere lo spettacolo 'Burlesque: Strip Strp Hooray!!!!!' che 'Lady Dragon' il mese prossimo portera' a West Hollywood: si esibira' 13-15 dicembre al Roxy. "Vale ogni centesimo che spenderete, ve lo prometto!", assicura Dita.

London for four days, 'the world capital of the sex industry. Like every year, thousands of adults of all ages' sexual beliefs and Exhibition Centre nell'Olympia flock to visit the Erotica 2010 exhibition-event in search of products to improve their sexual lifestyle. On sale you can 'find everything' concerns that lust and pleasure, from clubwear, clothing and rubber to fetish, beachwear and lingerie. Guest of honor of the festival, which will end 'Monday' November 22, Dita Von Teese and that 'the seam between the flashing cameras at Heathrow airport after a flight from Los Angeles Wednesday' last year. The 38 year-old artist, undisputed master of the strip like 'burlesque', and 'in town' to perform at Erotica 2010 and to promote the show 'Burlesque: Strip Hooray Strp !!!!!' that 'Dragon Lady' next month will bring 'in West Hollywood will perform' December 13 to 15 at the Roxy. "Worth every penny you spend, I promise!" Assures Dita.

venerdì 19 novembre 2010

« L'universo è la mia casa... la voce sommessa di questo mare infinito mi invoca e mi invita a vivere senza catene... la mia bandiera è un simbolo di libertà » (Capitan Harlock)

Dopo la notizia del nuovo film al cinema in digitale dedicato al nostro pirata preferito, dopo la giornata per l’infanzia di face book con cui ho partecipato con la sua immagine, ecco a voi un focus-on sul Capitano in nero!!!

Capitan Harlock (宇宙海賊キャプテンハーロック, Uchū kaizoku Kyaputen Hārokku) è un manga di fantascienza creato da Leiji Matsumoto nel 1976, dal quale è stata tratta anche una serie televisiva anime di 42 episodi, prodotta nel 1978 dalla Toei Animation, prima di una lunga serie di opere d'animazione ispirate allo stesso universo. È stata importata in Italia e trasmessa per la prima volta su Rai 2 nel 1979. Successivamente è stata pubblicata dalla Yamato Video prima in VHS, e poi anche in dvd in versione integrale. Capitan Harlock è la prima serie organica che ha per protagonista Capitan Harlock, il personaggio del manga creato da Matsumoto. Secondo la narrazione della voce fuoricampo, la storia ha inizio "Tanto tempo fa, nel lontano 2977". Il Governo Unificato della Terra guida un pianeta in pace, in cui le persone vivono in uno stato di perenne indifferenza rispetto a quello che accade nel mondo ed intorno ad esso. Le macchine hanno sostituito l'uomo nei lavori più comuni. Il prezzo che ha pagato la Terra per l'avidità dell'uomo è stato lo spreco di tutte le sue risorse, i mari sono stati quasi prosciugati e molti beni vengono attinti da altri pianeti, perché ormai la Terra non è più produttiva. La classe dirigente, rappresentata dal Primo Ministro, è intenta solo a racimolare voti alle elezioni e a negare l'evidenza di gravi problemi . Le persone che non condividono questo tipo di mentalità sono tenute ai margini della società, considerate fuorilegge (Capitan Harlock e la sua ciurma) o idealisti fuori di senno (il professor Dayu e la sua famiglia). Questo stato di apatia non viene turbato nemmeno dall'arrivo sulla Terra di una misteriosa e gigantesca sfera nera, chiamata Pennant, che precipitando causa un immane disastro, oltre che la morte di alcuni eminenti scienziati, tra cui il professor Dayu. Harlock inizia ad indagare su questa sfera e scopre che l'oggetto, coperto da strane iscrizioni, è stato inviato come monito dal potente pianeta Mazone, che vuole conquistare la Terra e trasformarla nella sua seconda patria. Comincia quindi una guerra solitaria a bordo della sua astronave Arcadia contro le Mazoniane, per salvare la Terra. A lui si unisce, per spirito di vendetta e ribellione verso la società indifferente, Tadashi Dayo, figlio dello scienziato morto. Capitan Harlock quando non è in combattimento, trova il tempo di scendere sulla Terra e fare visita a Mayu, figlia del suo migliore amico. Mayu ha sette anni e vive in un collegio, dove viene spesso maltrattata a causa della sua amicizia con il pirata spaziale (che legalmente è il suo tutore) e viene spesso utilizzata come esca dal ministro della difesa Kirita per cercare di catturare Harlock. Nonostante i trucchi e le trappole organizzate dagli umani e dalle Mazoniane per distruggere Harlock e l'Arcadia, egli riesce sempre a sfuggire e vincere le battaglie. Aiutato anche dallo spirito dell'amico morto Tochiro Oyama (padre di Mayu e costruttore dell'Arcadia), rimasto nella nave pirata, egli riesce a danneggiare fortemente la flotta mazoniana e a salvare la Terra. Infine Harlock si scontra in duello con la regina delle manzoniane chiamata Regina Raflesia, e dopo averla ferita la costringe ad abbandonare i suoi propositi di conquista.

Censure nell'edizione italiana

Capitan Harlock non è sfuggito all'onda di riflusso che ha colpito i cartoni animati giapponesi dopo i successi dei tardi anni settanta. Questa serie, arrivata in Italia con la 'prima generazione' di anime, presentava spesso elementi delicati e molto complessi da affrontare in fase di adattamento: scene di violenza e di nudo, critica feroce alla società opulenta e ottusa, come anche al controllo dei mass-media. Harlock è poi un pirata spaziale, con pesanti implicazioni che non vengono minimamente trascurate. Lupin III, per fare un esempio, è - tra gli anime di prima generazione - un altro soggetto border-line, essendo un eroe ma pur sempre ladro, quindi intrinsecamente contro il sistema sociale entro cui si muove. Ma si tratta di un soggetto leggero, adatto ad un pubblico giovane e senza pretese particolari di critica sociale, o altri approfondimenti 'difficili'. Non ha avuto nessun problema con la censura, né tanto meno con la messa in onda su TV nazionali per decenni (specialmente su Italia 1). Ma Harlock non è un soggetto che semplicemente 'ruba': è un pirata, e la serie (come anche il fumetto originale) ha una vena polemica e anarchica che, specialmente negli anni settanta, aveva un suo preciso senso. Di fatto, Harlock è un contestatore: non ruba un gioiello per poi andare in vacanza a Las Vegas, come potrebbe fare Lupin. La sua critica al sistema è orgogliosamente portata dall'esterno, nella convinzione che non si possa venire a patti con una società governata da principi ingiusti. Quindi, anche se è stato deciso di mandarla comunque in onda, la serie è stata trattata in maniera estremamente dura dalla censura. Se il doppiaggio è stato di eccellente livello, quasi tutti gli episodi sono stati 'tagliati' prima della messa in onda. La produzione esecutiva RAI ebbe da ridire anche sulla sigla, ritenendo che ricordasse la X MAS. Nei DVD attualmente in circolazione vi sono molte scene che sono prive di dialoghi in italiano, per via che a quei tempi esse non vennero mai doppiate. Nondimeno, molte scene violente e alcune di nudo rimasero anche nell'edizione italiana. Ben presto però, il cambio di politica relativo ai cartoon nipponici avrebbe messo Capitan Harlock fuori palinsesto, e dopo il 1980 solo alcune reti locali l'hanno rimandata, molto saltuariamente, in onda. Nel 2008 è stato trasmesso in replica sul canale satellitare a pagamento Cooltoon, visibile sulla piattaforma Sky.

sabato 13 novembre 2010

Zombillenium, realizzata da Arthur De Pins interamente con Adobe Illustrator 9.0 ©, è una miniserie francese pubblicata dalle edizioni Dupuis. Il primo volume, dei tre previsti, ha esordito nelle librerie francesi lo scorso mese di agosto. Arthur De Pins, animatore, pubblicitario e, naturalmente, autore di fumetti, in Italia è conosciuto soprattutto per Il Chiodo Fisso, titolo originale Péchés Mignons, serie di tavole autoconclusive che affrontano, in maniera ironica & umoristica, il variegato mondo dell'erotismo.Due dei quattro volumi pubblicati in Francia, sono stati entrambi editati nel Belpaese dalle edizioni B&M. Tornando a Zombillenium, l'edizione italiana è stata presentata in anteprima assoluta allo stand ReNoir Comics durante l'ultima edizione della kermesse Lucca Comics & Games appena conclusa, e verrà distribuita in fumetteria a partire da metà novembre.  Ma veniamo a questo primo volume.

"Gretchen", n.1 (di 3) soggetto, sceneggiatura, disegni e colori: Arthur De Pins

Aurelien Zahner è il nuovo "acquisto" di Zombillenium, il parco divertimenti più pauroso che ci sia! Zombi, lupi mannari e mummie sono le attrattive principali. Purtroppo, però, il parco è in continua flessione: perché la gente dovrebbe voler vedere dei mostri quando passa tutta la settimana a sopportare il direttore, sul lavoro, o la suocera, a casa? Ci vuole qualcosa di nuovo, di eclatante: Aurelien è l'uomo giusto al momento giusto. Grazie all'aiuto dell'avvenente Gretchen, il giovane diventa un tassello fondamentale del puzzle. Ma sarà tutto oro quello che luccica?

Zombillenium, created by Arthur De Pins entirely with Adobe Illustrator 9.0 © is a French mini-series published by Editions Dupuis. The first volume of the three planned French debuted in bookstores last August. Arthur De Pins, animator, advertising and, of course, comic book artist, is best known in Italy for the obsession, original title Péchés mignons, episodic series of tables which address, in a humorous & ironic, the varied world of eroticism. Two of the four volumes published in France, were both published in the beautiful country editions from B & M. Returning to Zombillenium, the Italian edition was presented a preview of Renoir Comics booth at the last edition of the festival Lucca Comics & Games just ended, and will be distributed in comic books from mid-November. But let this first volume.

"Gretchen," # 1 (of 3) subject, screenplay, designs and colors: Arthur De Pins

Aurelien Zahner is the new "purchase" of Zombillenium, the scariest amusement park ever! Zombies, werewolves and mummies are the main attractions. Unfortunately, the park continues to fall, why should people want to see the show when it passes all week to pay the director, at work, or mother-in-law at home? We want something new, sensational: Aurelien is the right man at the right time. With the help dell'avvenente Gretchen, the young man becomes a fundamental part of the puzzle. But will all that glitters is gold?

mercoledì 10 novembre 2010



Incredibile ma vero: Kick-Ass uscirà anche in Italia grazie alla Eagle Pictures! Nel 2011. Il film di Matthew Vaughn, tratto dal lavoro a fumetti di Mark Millar e John Romita Jr., ed interpretato da Nicolas Cage, Mark Strong, Christopher Mintz-Plasse, Aaron Johnson, Chloe Moretz, Clark Duke, Lyndsy Fonseca, Clark Duke, Xander Berkeley, sarà nelle sale italiane tra febbraio e marzo dell’anno prossimo quando ormai praticamente tutti se lo saranno scaricato. Non è per fare polemica (no eh?) ma è triste vedere quanto tempo possa passare dalla realizzazione di un film alla sua distribuzione (vogliamo parlare di Totoro o Porco Rosso?), specie nel caso di Kick Ass, sballottato per problemi legati ad alcune scene violente. Ora mi chiedo: il film in questione sarà distribuito in versione integrale o ci saranno tagli? Vedremo. Se proprio vogliamo fare i pignoli: ci sono addirittura film che non vengono nemmeno programmati al cinema ma fatti uscire direttamente in dvd (cito solo i due recenti e bellissimi Benvenuti a Zombieland o The Invention of Lying) quando invece in giro ci sono ciofeche immense, a volte imbarazzanti per il cinema stesso. Qui trovate il trailer sottotitolato in italiano.

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Unbelievable but true: Kick-Ass will be released in Italy thanks to Eagle Pictures! In 2011. Matthew Vaughn's film, adapted from the work at comics by Mark Millar and John Romita Jr., and starring Nicolas Cage, Mark Strong, Christopher Mintz-Plasse, Aaron Johnson, Chloe Moretz, Clark Duke, Lyndsy Fonseca, Clark Duke, Xander Berkeley, will be in Italian cinemas from February to March next year when almost everyone now if they will be downloaded. It is not to make controversial (no eh?) But it is sad to see how long it can go from making a film in its distribution (or want to talk about Totoro Porco Rosso?), Especially in the case of Kick Ass, buffeted by problems related to some violent scenes. Now I wonder: the film in question will be released in full version or will there be cuts? We'll see. If you really want to do the picky: there are even movies that are not even scheduled to film but made out directly on DVD (I cite only two recent and beautiful Zombieland or The Invention of Lying) when in fact there are around ciofeche immense, sometimes embarrassing for the film itself. Here is the trailer, subtitled in Italian.
Ci sarebbero stati altri crolli a Pompei in via dell'Abbondanza: questa volta sarebbe stata gravemente danneggiata la Casa del Moralista. E' quanto denuncia il segretario della Uil, Gianfranco Cerasoli. Ma la notizia è stata decisamente smentita dal Ministero per i Beni e le attività culturali. "Questo episodio - ha dichiarato il ministro Sandro Bondi - evidenzia un allarmismo infondato". Nonostante la smentita del Ministero dei Beni Culturali, la Uil ha spiegato che c'era già stato un primo crollo nella domus contigua a quella già distrutta, mai comunicato ma riportato dagli organi di stampa. Esso sarebbe avvenuto contestualmente all'alba di sabato, 6 novembre. Un altro sarebbe avvenuto invece il 10 novembre. In un comunicato firmato dal segretario della Uil Gianfranco Cerasoli, si dà notizia di un crollo alla casa di Trebio Valente e si specifica che tutte queste case danneggiate sono su via dell'Abbondanza, dove si trovano molte domus oggetto di recenti restauri avvenuti nel periodo del commissariamento. Il danno alla Casa del moralista riguarderebbe il soffitto e il muro laterale che da sul vicolo di Ifigenia. Distrutto sarebbe anche il graffito di propaganda elettorale con l'invito a votare per il candidato Helvio Sabino. Nel botta e risposta, Bondi ha ribadito che per il sito di Pompei il Ministero ha fatto un ottimo lavoro. Il crollo dell'Armeria dei gladiatori, "per quanto grave sia, anche dal punto di vista simbolico, non può cancellare i risultati" ottenuti a Pompei nei due anni di commissariamento dell'area archeologica. Lo ha detto il ministro nel suo intervento alla Camera che ha così rivendicato ancora una volta i risultati del suo lavoro e la scelta fatta attribuendo l'incarico al commissario della Protezione civile Marcello Fiori. ''Due anni fa a Pompei la situazione era intollerabile'', ha poi ripetuto. La mia decisione di affidare la situazione a un commissario nasceva dall'emergenza, ma anche dalla mia convinzione che Pompei, che non ha eguali nel mondo, non poteva essere gestita da solo da un soprintendente''. Bondi poi ha ricordato che nei due anni di commissariamento sono stati investiti 79 milioni di euro dei quali 21 provenienti da fondi Fas, "40 dai residui di gestione e 18 provenienti dai biglietti''. Di questi, ha sottolineato, ''l'83% è andato per la messa in sicurezza''. "Vi sono stati negli ultimi anni altri crolli gravi quanto quello di Pompei, se non più gravi in altre aree archeologiche italiane, quando vi erano al governo ministri anche della sinistra, ma a nessuno è venuto in mente di chiedere mai le loro dimissioni. Se nel mio caso valgono altri criteri ne prendo atto, chiedete pure le mie dimissioni, ma non sarebbe un atto politicamente e moralmente giusto", ha concluso il ministro. La Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Napoli e Pompei smentisce la notizia di un ulteriore crollo nell'area archeologica, che avrebbe interessato la Domus del Moralista. Il collasso del solaio della Schola Armaturarum, avvenuto sabato notte, ha determinato il crollo di una piccola parte della parete laterale della bottega del vasaio Zosimus, adiacente alla Domus del Moralista che non ha, invece, subito alcun danno.Il Capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, ha annunciato di voler presentare in Aula una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, dopo i fatti accaduti a Pompei. "Anche la maggioranza ha chiesto a Bondi un gesto di responsabilità. Ne prenda atto e rassegni le proprie dimissioni. Se non avverrà dovremmo prendere le iniziative conseguenti", ha ribadito Franceschini.Quello alla Camera sul crollo di Pompei è stato "un dibattito civile" secondo il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi. A chi gli chiedeva se a suo avviso ci fosse stata una richiesta di dimissioni Bondi ha replicato che "non c'è stata richiesta di dimissioni nè da parte della maggioranza nè dall'Udc''. A chi insisteva sul fatto se Fli abbia parlato di un suo possibile passo indietro ha replicato che "se Granata vuole le mie dimissioni presenti una mozione di sfiducia".
A grande richiesta torna “Marvel made in Italy”! Se pensavate che il tomo 1 fosse ricco di ospiti e spunti, preparatevi ad un sequel ancora più completo ed esplosivo, con le interviste e le schede dedicate ad una trentina di fumettisti nostrani al lavoro per la “Casa delle Idee”. Insieme ai tanti contenuti editoriali esclusivi, troveranno spazio anche illustrazioni e fumetti inediti: l’adrenalinico e corale “What if? House of M” di Paolo Pantalena; “A chemical romance”, divertente storia di Spider-Man disegnata da Elena Casagrande; le strabilianti prove d’esordio su “Breaking into comics the Marvel way” di Serena Ficca, Tommaso Bennato e Matteo Scalera, impegnati su Runaways, Hulk e Deadpool; l’oscuro “Doctor Voodoo” di Alex Massacci. In più, l’imperdibile introduzione di CB Cebulski e una copertina speciale in cui la “stella nascente” Sara Pichelli fornirà la sua interpretazione delle principali icone del Marvel Universe! Per aggiornamenti in tempo reale non mancate di consultare il blog ufficiale : http://marvelmadeinitaly.blogspot.com !

Gli ospiti di questo "sequel", in ordine rigorosamente alfabetico: Mario Alberti, Francesco Artibani, Dante Bastianoni, Tommaso Bennato, Michele Bertilorenzi, Elia Bonetti, Jacopo Camagni, Giancarlo Caracuzzo, Elena Casagrande, Matteo Casali, Marco Castiello, Vincenzo Cucca, Matteo De Longis, Werther Dell’Edera, Roberto Di Salvo, Rita Fagiani, Marco Failla, Serena Ficca, Antonio Fuso, Stefano Gaudiano, Gianluca Gugliotta, Matteo Lolli, Arturo Lozzi, Milo Manara, Alex Massacci, Giuseppe Matteoni, Francesco Mattina, Denis Medri, Andrea Mutti, Federico Nardo, Paolo Pantalena, Sara Pichelli, Mirco Pierfederici, Pasquale Qualano, Marco Santucci, Matteo Scalera, Marco Turini e Alessandro Vitti.

Back by popular demand "Marvel made in Italy"! If you thought Volume 1 was full of guests and hints, get ready for a sequel even more complete and explosive, with interviews and boards dedicated to a thirty cartoonists at work on our own "House of Ideas". Along with many exclusive editorial content, will also build on previously unpublished illustrations and comics: the adrenaline and choral "What if? House of M "by Paolo Pantalena," A chemical romance, entertaining story of Spider-Man drawn by Elena Casagrande; evidence of the amazing debut on "Breaking Into Comics the Marvel Way" Serena Ficca, Thomas Jackson and Matthew Scalera, working on Runaways, the Hulk and Deadpool, the dark "Voodoo Doctor" Alex Massacci. In addition, the exciting introduction of CB Cebulski and a special cover in which the "rising star" Sara Pichelli provide its interpretation of the main icons of the Marvel Universe! For real-time updates be sure to consult the official blog: http://marvelmadeinitaly.blogspot.com!

Guests of this "sequel", in strictly alphabetical order: Mario Alberti, Francesco Artibani, Dante Bastianoni, Thomas Jackson, Michael Bertilorenzi, Elia Bonetti, James Camagni, Giancarlo Caracuzzo, Elena Casagrande Matteo Casali, Marco Castiello, Vincenzo Cucca, Matthew De Longis, Werther Dell'Edera, Roberto Di Salvo, Rita Fagiani, Marco Failla, Serena Ficca, Antonio Fuso, Stefano Gaudiano, Gianluca Gugliotta, Matteo Lolli, Arturo Lozzi, Milo Manara, Alex Massacci, Joseph Matteoni, Francesco Mattina, Denis Medrano Andrea Mutti, Federico Nardo, Paolo Pantalena, Sara Pichelli, Mirco Pierfederici, Qualiano Pasquale, Marco Santucci, Matteo Scalera, Marco Turini and Alessandro Vitti.

martedì 9 novembre 2010

Grazie al nuovo contest inaugurato da Capcom UK milioni di appassionati in tutto il mondo avranno finalmente la possibilità di dare la propria libera interpretazione artistica di uno dei "picchiaduro" videoludici più famosi di sempre! In occasione dell'uscita di Marvel vs Capcom 3: Fate of Two Worlds, infatti, Capcom UK dà il via a un particolarissimo contest artistico attraverso il quale selezionerà il migliore fra gli artwork inviati dai partecipanti, e lo pubblicherà all'interno dell'artbook ufficiale contenuta nell'Edizione Speciale del gioco! Ma non solo! Oltre all'onore della pubblicazione, il vincitore si aggiudicherà una console PS3 o Xbox360 a scelta, una copia di Fate of Two Worlds, nonché una stampa incorniciata dell'opera che lo ha portato alla vittoria nella competizione! Data la vastissima gamma di personaggi a disposizione, fra supereroi, villain e guerrieri da leggenda, i contenuti e l'impostazione dell'artwork hanno veramente come unico limite la propria fantasia!  Potrete immaginare inediti team up fra il Dottor Destino e Ryu uniti nella difesa del mondo contro il Super-Skrull, o potrete far rivivere la Guerra Civile fra i Vendicatori in un team versus fra squadra guidate da Capitan America e Iron Man! Il tema del contest è "Fight with Greatness", con la piena libertà di interpretazione a tutti i partecipanti! Per i regolamenti e le modalità di partecipazione potete fare riferimento a questo link.

http://www.capcom-europe.com/blog/2010/11/marvel-vs-capcom-3-art-contest/

With the new contest launched by Capcom UK millions of fans around the world will finally have the opportunity to give his free artistic interpretation of one of the "fighting" the most famous videogame of all time! At the release of Marvel vs. Capcom 3: Fate of Two Worlds, in fact, Capcom UK launches a very special artistic contest through which will select the best among the artwork submitted by the participants, and make it available within dell'artbook Journal Special Edition contains the game! But not only! In addition to the honor of the publication, the winner will get a PS3 or Xbox 360 console of choice, a copy of Fate of Two Worlds, as well as a framed print of the work that led him to victory in the competition! Given the wide range of characters available, including superheroes, villains and warriors of legend, the contents of the artwork and setting are really limited only by your imagination! You can imagine unusual team-up between Doctor Doom and Ryu united in defending the world against the Super-Skrull, or you can revive the civil war between the Avengers in between a team versus team led by Captain America and Iron Man! The theme of the contest is "Fight with Greatness," with the full freedom of interpretation to all participants! For regulations and procedures for participation can refer to this link.

venerdì 5 novembre 2010

Tiamottì : 11+1 canzoni d’amore italiane a fumetti

COLLANA MUSICA – FUMETTI Pp. 150 – 16,50 euro – formato 19×26 a colori

Una mostra di tavole originali accompagnerà la promozione in locali, fiere e appuntamenti culturali

Già dal titolo Tiamottì si propone come una dichiarazione d’amore sotto forma di compilation a fumetti. Chi non ha mai fatto una playlist per una persona cara? Questo libro non solo ne rappresenta una a fumetti, ma nel suo insieme è un tributo per immagini al tema dell’amore nella musica italiana. L’amore è il filo rosso che lega canzoni di ieri e di oggi, tradizionali e moderne, mainstream o alternative, leggere o profonde. Ma il volume omaggia anche il fumetto italiano. Infatti, il titolo del progetto deriva dall’omonima storia che due dei migliori rappresentanti del periodo aureo dell’arte sequenziale, Tanino Liberatore e Stefano Tamburini, crearono per Cannibale nel 1978, ispirandosi a quella Ti amo di Umberto Tozzi che per antonomasia è la canzone d’amore italiana nel mondo (inserita come ghost track).

An exhibition of original drawings accompany the promotion in local fairs and culturaliGià entitled Tiamottì itself as a declaration of love in the form of a comic book compilation. Who has never made a playlist for a loved one? This book not only represents a comic book, but as a whole is a tribute in pictures to the theme of love in Italian music. Love is the thread that binds songs of yesterday and today, traditional and modern, mainstream or alternative, light or deep. But the book also pays homage to the Italian comics. In fact, the project title derives from the story that two of the best representatives of the golden age of sequential art, Tanino Liberatore and Stefano Tamburini, created for cannibalism in 1978, inspired by the one I love Umberto Tozzi par excellence is the song Italian love in the world (included as a hidden track).

Isy di Luigi Tenco – Alessandro Baronciani

Ci sono molti modi degli Afterhours – Francesco Ripoli

La Cura di Franco Battiato – Mabel Morri

Gianna di Rino Gaetano – Maurizio Ribichini

Nuotando nell’aria dei Marlene Kuntz – Armin Barducci

Il cielo in una stanza di Gino Paoli – Andrea Bruno

De Fonseca dei Disco Pax – Mabel Morri

Se ti tagliassero a pezzetti di Fabrizi De Andrè – Marina Girardi

L’odore delle rose dei Diaframma – Alessandro Baronciani

L’incontro di Piero Ciampi – Francesco Ripoli

Annarella dei CCCP – Armin Barducci

giovedì 4 novembre 2010

Arietty (Karigurashi no Arrietty, Giappone, 2010) di Hiromasa Yonebayashi; con Ryûnosuke Kamiki, Tomokazu Miura, Mirai Shida, Kirin Kiki, Shinobu Ôtake, Keiko Takeshita, Tatsuya Fujiwara.

Due anni dopo lo splendido Ponyo lo studio Ghibli torna al lungometraggio animato con Arietty, film scritto e prodotto dal maestro Hayao Miyazaki e diretto dal giovane Hiromasa Yonebayashi, già animatore de La città incantata. Presentato  al Festival Internazionale del Film di Roma, Arietty conferma l’unicità del celebre studio d’animazione giapponese, capace da decenni ormai di coniugare poesia e magia, attraverso storie semplici ma visionarie, in cui sentimenti e avventura si incrociano continuamente. The Borrower Arrietty (Karigurashi no Arrietty), tratto dai racconti dell’autrice inglese Mary Norton “The Borrowers”, pubblicati a partire dagli anni ‘50 e già arrivati al cinema nel 1997 con il titolo I rubacchiotti, vola sulle ali della fantasia grazie ad un’animazione impeccabile, fatta di disegni artigianali, a mano, con colori pastello che per 90 minuti annientano la CG tanto di voga negli ultimi anni. Rimasto per 40 anni nel cassetto di Miyazaki, l’adattamento dei Rubacchiotti in versione Ghibli approda ora finalmente in sala (con 110 milioni di dollari incassati solo in Giappone), conquistando ma senza raggiungere i livelli toccati dagli ultimi capolavori firmati Miyazaki, perché purtroppo, o per fortuna, di Maestro ce n’è uno e uno solo…

Two years later the beautiful Studio Ghibli Ponyo back to the animated feature film with Arietty, film written and produced by master Hayao Miyazaki and directed by young Hiromasa Yonebayashi, former animator of Spirited Away. Presented at the International Rome Film Festival, Arietty confirms the uniqueness of the famous Japanese animation studio, for decades now able to combine poetry and magic, through visionary but simple stories, where feelings and adventure intersect constantly. The Borrower Arrietty (Karigurashi no Arrietty), drawn by tales English author Mary Norton "The Borrowers", published in the 50s and already arrived at the cinema in 1997 with the title The Borrowers, fly on the wings of imagination through flawless animation, made of handcrafted designs, by hand, with pastel colors for 90 minutes, destroying the CG so much vogue in recent years. Remained for 40 years in a drawer in Miyazaki, the adaptation of Borrowers in Ghibli version now finally arrived in the room (with $ 110 million collected in Japan only), conquering but not to levels last touched by Miyazaki masterpieces signed, because unfortunately, or fortunately, there is one Master and one ...
Beatles-maniaci rieccoci a noi. In tutto il mondo ci sono fan dei Beatles e non è difficile immaginare che tra di loro ci sia qualche creativo artistoide che lavora prendendoli come somma fonte di ispirazione. E' di prossima uscita un volume da collezione edito da Skira dal titolo Beatles a fumetti, che raccoglie i fumetti provenienti da tutto il mondo ispirati ai Fab Four. Enzo Gentile e Fabio Schiavo hanno selezionato i migliori provenienti da Usa, Canada, Australia, Sudafrica, Svezia, Francia, Giappone, Italia inclusa, e farne una storia illustrata. Il volume è a colori ed è ricco di illustrazioni e note storico-biografiche sui Beatles in generale e John Lennon in particolare, in una sequenza di 240 pagine tutte da scoprire. Come dice Enzo Gentile nella prefazione "Gli eroi, quelli veri, non invecchiano. E allora cosa c’è di meglio di una vita a fumetti per eternare un mito, per esplicitare ancora di più e meglio come i Beatles siano stati in tutto e per tutto anche una creatura ultraterrena, sospesi, dopo il micidiale successo planetario dei Sixties, in una sorta di bolla fuori dal tempo? Renderli cartoon, personaggi e simboli senza età, senza rughe né smagliature e addirittura fenomeni impossibili da scalfire attraverso al loro stessa arte". Segnatevi la data di uscita: il 10 Novembre.

Beatles-maniacs here we are again with us. Throughout the world there are Beatles fans and it is not difficult to imagine that among them there is some artsy creative work takes that amount as a source of inspiration. E 'forthcoming volume collection published by Skira entitled Beatles comics, collecting comic books from all over the world inspired by the Fab Four. Enzo Gentile and Fabio Schiavo have selected the best from the U.S., Canada, Australia, South Africa, Sweden, France, Italy, Japan included, and make an illustrated history. The book is in color and is full of illustrations and historical and biographical notes on the Beatles in general and John Lennon in particular, in a sequence of 240 pages to be discovered. As Enzo Gentile says in the preface "The heroes, real ones, not age. So what's better than a life in comics to perpetuate a myth to explain even more and more like the Beatles have been through and everything, even otherworldly creature, suspended after the deadly global success of the Sixties, in a sort of bubble out of time? Make them cartoon characters and symbols without age, without wrinkles or stretch marks and even phenomena that can not be scratched by their own art " . The Date of release: November 10.