lunedì 10 maggio 2010

Frazetta è nato e cresciuto a Brooklyn, New York. All'età di otto anni, con l'insistenza dei suoi insegnanti, i genitori di Frazetta lo iscrissero alla Brooklyn Academy of Fine Arts. Frequentò l'accademia per otto anni sotto la tutela di Michael Falanga, un artista italiano vincitore di vari premi. Falanga rimase innamorato dal significante talento di Frazetta. Le abilità del ragazzo fiorivano con Falanga, che sognava di mandarlo in Europa, a sue stesse spese, per far progredire i suoi studi. Sfortunatamente, Falanga morì improvvisamente nel 1944 e con lui il suo sogno. Come la scuola finì, circa un anno dopo la morte di Falanga, Frazetta fu forzato a cercare lavoro per guadagnarsi da vivere. A 16 anni, Frazetta iniziò a disegnare come fumettista per vari temi: western, fantasy, gialli, storici ed altri temi di fumetteria contemporanei. Alcuni dei suoi primi lavori furono per fumetti di animali parlanti, che firmava col nome di "Fritz". Durante questo periodo rinunciò a lavori offertigli da giganti, uno tra tutti Walt Disney. Nei primi anni '50 lavorò per la EC Comics e per la DC Comics (tra i suoi disegni il supereroe "Cavaliere splendente"), la Avon e varie altre compagnie del campo. La maggior parte del suo lavoro nella fumetteria fu eseguito in collaborazione coi suoi amici Al Williamson e Roy Krenkel. Attraverso il lavoro sulle copertine di Buck Rogers per la Famous Funnies, Frazetta iniziò a lavorare con Al Capp sul suo Li'l Abner. Frazetta stava anche producendo la sua linea di fumetti, Johnny Comet, così come stava assistendo Dan Barry sul giornaliero Flash Gordon. Nel 1961, dopo nove anni con Capp, Frazetta ritornò ai fumetti regolari. Avendo emulato lo stile di Capp per così tanto tempo, lo stesso lavoro di Frazetta durante questo periodo sembrava un po' maldestro rispetto al suo vero stile, impaziente di riemergere. Il lavoro su fumetto di Frazetta è comunque difficile da trovare. I fumetti cambiarono durante il suo periodo con Capp ed il suo stile era profondamente antiquato. Alla fine si unì a Harvey Kurtzman nella realizzazione della parodia Little Annie Fanny sul magazine Playboy.Nel 1964, i disegni di Frazetta di Ringo Starr per Mad Magazine catturarono gli occhi degli United Artists studios. Fu avvicinato per fare i poster per Ciao Pussycat e guadagnò il suo stipendio di un anno in un pomeriggio. Realizzò diversi altri poster cinematografici. Frazetta iniziò anche a produrre dipinti per edizioni stampate di libri d'avventura. Le sue copertine per la collezione di libri sword and sorcery Conan di Robert E. Howard e L. Sprague de Camp (1966) creò scalpore - molte persone comprarono il libro solo per la sua copertina. Questa interpretazione di Conan essenzialmente ridefinì il genere dello Sword and sorcery visibilmente ed ebbe un'enorme influenza sulle successive generazioni di artisti. Da questo punto in poi, il lavoro di Frazetta fu di gran richiesta. Durante questo periodo realizzò anche copertine per le edizioni stampate dei classici di Edgar Rice Burroughs, come quelli su Tarzan e John Carter di Marte. Realizzò anche varie illustrazioni a inchiostro per molti di questi libri. Da questo momento, la maggior parte del lavoro di Frazetta fu commerciali in natura, provvedendo a disegni e illustrazioni da poster cinematografici, a copertine, a calendari. Molti dei suoi disegni non furono commissionati ma ciò nonostante divennero altamente ricercati commercialmente.Il lavoro di Frazetta è stato per lungo tempo ammirato da molte personalità hollywoodiane. Clint Eastwood, George Lucas, Steven Spielberg e Sylvester Stallone sono fan e amici di Frazetta e molti di loro gli hanno commissionato lavori per i loro progetti cinematografici.Durante gli anni '70 e '80 molti artisti cominciarono ad emulare lo stile artistico di Frazetta aggiungendo disegni sui pannelli esterni ad un bus o sui muri. I murali spesso dipingevano maghi e streghe, e furono la forma successiva di personalizzazione dopo il fiammante stile fumettistico degli anni '50 e '60.Una volta assicuratosi una reputazione, gli studio cinematografici iniziarono a provare ad adescarlo per farlo lavorare si film d'animazione. La maggior parte, comunque, avrebbe dato lui solo la partecipazione con il proprio nome - la maggior parte del controllo creativo sarebbe stata destinata ad altri. Alla fine, nei primi anni '80, gli venne fatta un'offerta con un suo controllo creativo maggiore. Frazetta lavorò con il produttore d'animazione Ralph Bakshi al soggetto di Fire and Ice - Fuoco e ghiaccio, realizzato nel 1983. Molti dei protagonisti e la maggior parte della storia furono creazioni di Frazetta. Il film fu segnato da una delusione commerciale, comunque, dato che l'immaginario di Frazetta non poteva essere sufficientemente rappresentato attraverso le tecnologie ed i metodi di allora. Ben pesto, Frazetta tornò alle sue radici di disegnatore ed illustratore.I lavori di Frazetta sono stati usati da un gran numero di artiti come copertine per i loro album musicali. I primi due album di Molly Hatchet ("The Death Dealer" e "Dark Kingdom"); il secondo album dei Dust (Hard Attack); i Nazareth usarono "The Brain" per il loro album del 1977 (Expect No Mercy). Frazetta creò anche copertine artistiche nuove di zecca che apparirono su "Buddy Bought The Farm", il secondo album dei "The Dead Elvi". Recentemente, i Wolfmother hanno usato "The Sea Witch" come copertina per il loro album di debutto omonimo. Questi hanno anche usato i disegni di Frazetta per le copertine dei loro singles e per alcuni dei loro prodotti, come t-shirt.Oggi, il lavoro di Frazetta è così riconosciuto che anche sketch incomplete vengono vendute per migliaia di dollari. Nel 2003 è stato girato un documentario sulla vita e la carriera di Frank Frazetta intitolato Frazetta: Painting With Fire.Il 17 luglio del 2009 sua moglie Ellie muore dopo una lunga battaglia contro il cancro. Il 10 maggio del 2010, il maestro ci lascia.
REGIA: Jon Favreau; SCENEGGIATURA: Justin Theroux; ATTORI: Robert Downey Jr., Don Cheadle, Gwyneth Paltrow, Mickey Rourke, Sam Rockwell, Scarlett Johansson, Samuel L. Jackson, Jon Favreau, Paul Bettany, Olivia Munn, Leslie Bibb.

La trama: Ora che il mondo sa che Iron Man altri non è che l'industriale miliardario Tony Stark (Robert Downey Jr.), questi cerca di perfezionare il costume di Iron Man, rilanciando la stravagante Fiera Mondiale Stark Expo, organizzata da suo padre, che presenta una serie di innovazioni tecnologiche rivolte al bene dell'umanità. Mentre il governo statunitense insiste affinché Tony consegni la rivoluzionaria arma ai militari, Ivan Vanko (Mickey Rourke), un oscuro personaggio legato al passato della famiglia Stark, si fa avanti per distruggere Tony con una nuova arma devastante, ispirata alla tecnologia Stark. Contrastato da tutti e tormentato dai demoni interiori, Tony dovrà fare appello a tutti i suoi alleati – vecchi e nuovi – per poter affrontare le forze che minacciano di distruggere l'umanità intera.

La prima impressione - per via del suo inizio in medias res, per il ritmo decisamente più elevato, per la riduzione al minimo indispensabile dei riferimenti alla situazione socio-politica internazionale e la massimizzazione degli elementi fanta-spettacolari – è che Iron Man 2 sia un film decisamente più fumettistico e scanzonato del suo predecessore, che già abbracciava in pieno e senza remore la sua natura di grande blockbuster d’azione. Insomma, l’apparenza sembrerebbe indicare che in questo sequel l’aspetto ludico sia indubbiamente prevalente su tutti gli altri: e a ben vedere è difficilmente negabile che le cose stiano effettivamente così, nonostante vada anche riconosciuto che all’aumentare del ritmo sia aumentata – come spesso accade ad Hollywood – anche la ripetitività del tutto. Eppure, coerentemente con quanto avvenuto nel primo capitolo delle avventure di Tony Stark e del suo alter ego metallico, anche in Iron Man 2 sotto la superficie baracconesca serpeggia discreto ma strutturalmente evidente un ragionamento che rende l’uomo, i personaggi, le loro azioni e i sentimenti scheletro e cuore sul quale si innestano gli altri elementi. Ancora una volta, Iron Man 2 non è quindi la storia di un supereroe, di un’armatura robotica invincibile, di combattimenti e sfide, ma di colui che ne rappresenta il creatore e, letteralmente, il fulcro e l’anima: Tony Stark. Detto in altre parole, Iron Man 2 dà il meglio di sé quando è senza armatura. È allora infatti, messe da parte o in secondo piano le esplosioni e le acrobazie aeree, che si colgono le sfumature più interessanti, che assistiamo ai veri scontri, che il film non diventa un drone anonimo e teleguidato ma dimostra di avere un cuore. Quando Tony Stark è costretto a fare i conti con la propria umanità: che questa riguardi la sua dipendenza quasi tossica dalla tecnologia, o uno sguardo al passato per comprendere e decifrare il futuro, o ancora le schermaglie con quella Pepper Potts che si conferma una delle figure meglio scritte e rappresentate del franchise nella sua discreta (in)visibilità. O quando ci si imbatte nel silente e magnetico Whiplash/Mickey Rourke alimentato dalla vendetta, o in quel Justin Hammer che pare modellato sul Rockerduck di zio Paperone e che grazie a Sam Rockwell diventa vero in più di un senso. Certo, non sempre l’equazione torna, come nel caso della Natasha Romanoff di Scarlett Johansson o del Nick Fury di Samuel L. Jackson: perché personaggi eccessivamente bidimensionali, funzionali solo da fare da trampolino all’azione in generale e al link virtuale con l’annunciato The Avengers in particolare. E se il Leonardo del Terzo Millennio Tony Stark ha un bel da fare per non cedere di fronte al peso psicologico e fisico del suo connubio con Iron Man e la tecnologia, anche il Robert Downey Jr. indubbiamente in forma che lo interpreta si deve destreggiare perché l’equilibrio del film ceda il passo alla pura spettacolarità. Ma sia Tony che Robert si rimboccano le maniche, si sporcano le mani, e la tecnologia la creano e/o la modellano in prima persona: evitando di soccombervi da un lato e riaffermando la loro centralità tutta umana dall’altro.

martedì 4 maggio 2010

Perché uno “spaccato”? semplice, perché questo articolo parlerà di mezza fiera! L’idea geniale di quest’anno è stata questa, dividere il Comicon in due, a Castel Sant’elmo, tutti gli editori ,( con pochissime novità ), gli autori , mentre alla Mostra di Oltremanre, i distributi , qualche editore e tutti i Cosplayer. La domanda che viene in mente subito è questa, ma una persona può andare da un lato all’altro di Napoli per vedere UNA fiera?  Il primo giorno è stato il caos puro, autori che dovevano stare su si trovavano giù, e vicerversa, pubblico che doveva comprare materiale arretrato vi è dovuto sobbalcare tour dinamici per Napoli tra metro, pulmann , funicolari e via dicendo! Il quesito alla fine è stato questo, ma era necessiario spaccare in due il Comicon? Ma tutti questo è nato per tenere lontano gli invadenti e rumorosi Cosplayer? Anche perché questi tremendi replicatori son stati anche al castello! Spaccare il pubblico in due,  quindi invece di avere tutto il pubblico in un unico posto è stato meglio tenere un doppio “non-pubblico” in posti diversi. Editori e fumettari, non lamentatevi e prendetevela con voi stessi che avete accettato questo compromesso! E poi dico io, si può organizzare una fiera , il cui giorno fondamentale, il sabato, è il 1° Maggio? GRANDE IDEA! COMPLIMENTI! Vi lascio con l’elenco dei premi Micheluzzi.

Ecco i vincitori dei Premi Attilio Micheluzzi-COMICON 2010! I premi, relativi alle opere pubblicate nel corso dell’anno 2009, sono stati annunciati sabato 1° maggio nella grande sala dell'Auditorium. Oltre ai premi i cui vincitori coi relativi altri nominati sono riportati di seguito, come sempre Napoli COMICON e il Centro Fumetto Andrea Pazienza hanno assegnato il PREMIO NUOVE STRADE al miglior talento distintosi lo scorso anno. Quest'anno a vincere l'importante riconoscimento è stato Francesco Cattani. La GIURIA 2010, composta da Mario Gomboli (Presidente, sceneggiatore ed editore), Sandrone Dazieri (scrittore), Vasco Brondi aka Le Luci della Centrale Elettrica (cantautore e scrittore), Manetti Bros. (registi cinematografici) e Igor Prassel (animatore culturale e direttore di festival d'animazione), ha assegnato i seguenti premi:

Why a "split"? simple, because this article speaks of half the fair! The genius of this year was this, divide into two Comicon, Castel Sant 'Elmo, all publishers (with very few new developments), the authors, while the exhibition Oltremanre, the DISTRIBUTI, some editors and all the Cosplayer. The question that immediately comes to mind is this, but a person can go from one side of Naples to see a show? The first day was pure chaos, authors who had to stand on were down, and vice versa, the public was buying material backlog is due to dynamic sobbalcare tour of Naples metro, bus, funicular, and so on! The question at the end was this, but it was split in two necessiario Comicon? But all this was created to keep away the intrusive and noisy Cosplayers? Also because these are terrible replicators also been at the castle! Splitting the audience in two, so instead of having the entire audience in one place was better to take a double non-public "places. Editors and cartoonists, do not complain and blame yourself that you have accepted this compromise! And then I say, you can organize an exhibition, whose key day, Saturday, May 1 is? GREAT IDEA! CONGRATULATIONS! I leave you with a list of awards Micheluzzi.

Here are the winners Attilio Micheluzzi COMICON-2010! The prizes for the works published in the year 2009, were announced Saturday 1 May in the great hall of the Auditorium. In addition to awards whose winners with other related names are listed below, as always COMICON Naples and the Centro Fumetto Andrea Pazienza awarded the prize for Best New roads distinguished talent last year. This year to win the major prize was Francesco Cattani. The 2010 Jury, composed by Mario Gombola (President, writer and editor), Sandrone Dazieri (writer) Vasco Brondi aka The Lights (singer and writer), Manetti Bros. (film makers) and Igor Prassel (animator cultural and director of animation festivals), has awarded the following prizes:

MIGLIOR FUMETTO - BEST COMIC

Morti di Sonno, di Davide Reviati (COCONINO PRESS)

Menzione speciale a : Special mention to: Patagonia di Mauro Boselli/Pasquale Frisenda (SERGIO BONELLI EDITORE)

MIGLIOR SERIE A FUMETTI REALISTICA BEST COMIC SERIES A REALISTIC

Tex, di AA.VV. (SERGIO BONELLI EDITORE)

MIGLIOR SERIE A FUMETTI UMORISTICA BEST SERIES humorous

Pinky (su Il Giornalino), di Massimo Mattioli (EDIZIONI SAN PAOLO)

MIGLIOR DISEGNATORE Best recording

Andrea Bruno, per Sabato Tregua (CANICOLA)

MIGLIOR SCENEGGIATORE  Best screenwriters

Otto Gabos, per Esperanto (BLACK VELVET)

MIGLIOR FUMETTO ESTERO BEST FOREIGN COMIC

Il Gusto del Cloro, di Bastien Vivès (BLACK VELVET)

MIGLIOR SERIE A FUMETTI ESTERA BEST FOREIGN COMIC SERIES

Pluto, di Naoki Urasawa (PANINI COMICS)

MIGLIORE RIEDIZIONE DI UN CLASSICO Reprinting BEST OF CLASSIC

Don Chisciotte, di Lino Landolfi (NICOLA PESCE EDITORE)

Menzione speciale a : Special mention to : L'Immaginazione e il Potere, di AA.VV., a cura di Sergio Rossi (RIZZOLI/BUR)

MIGLIORE STORIA BREVE  BEST SHORT STORY

Il Mondo Moderno, di Gipi su ANIMAls n.5 (CONIGLIO EDITORE)

MIGLIOR WEB FUMETTO BEST WEB COMIC

Come Vuoto, di Flaviano Armentaro

http://www.coreingrapho.com/2009/07/03/come-vuoto/

Il Comitato di Selezione, incaricato di indicare le nomination, è stato confermato ed è composto da:

The Selection Committee, which shall indicate the nomination has been confirmed and includes:

Loris Cantarelli, Garage Ermetico, Stefano Perullo, Susanna Scrivo, Andrea Voglino.