mercoledì 14 dicembre 2011


Si è spento a a Guanzate (Como) a 82 anni Carlo Peroni, in arte Perogatt. Ne ha dato notizia la famiglia in un messaggio postato su Facebook: "Non ha sofferto, è volato via in un attimo breve come il battito d'ali d'una farfalla che vola sorridente verso un luogo felice".
La biografia: Carlo Peroni, conosciuto anche con lo pseudonimo di Perogatt (Senigallia, 24 novembre 1929 – 13 dicembre 2011), è stato un fumettista italiano, attivo dal 1950 è uno dei decani del panorama del fumetto in Italia. Peroni iniziò a lavorare non ancora ventenne come restauratore di quadri e collaborando alla realizzazione di affreschi. Lavorò anche per il teatro, realizzando soggetti, musiche e scenografie, talvolta anche interpretazioni.Nel 1947 illustrò il volume Le avventure di Pulcinella. Nel 1948 iniziò la carriera nel mondo del fumetto collaborando con Il Giornalino. Nel 1950 collaborerà con L'Aspirante, nel 1951 con Capitan Walter, Jolly e Il Vittorioso.Negli anni Cinquanta Peroni lavorò nel cinema d’animazione, realizzando cortometraggi per una TV statunitense, e a Cinecittà per la realizzazione di effetti speciali, modellini, scenografie e titoli di testa per kolossal mitologici. Collaborò anche con la RAI per alcuni programmi TV e testate della ERI, Edizioni Rai.Negli anni Sessanta lavorò con agenzie e case di produzione per Carosello e collaborò a Topolino e Pecos Bill.Suoi i disegni, tra le tante cose, di Dentiera di Sangue, episodio di Diabulik, esilarante parodia di Diabolik realizzata da Mario Gomboli e Alfredo Castelli [2]. Di quegli anni sono anche il mediometraggio Arrivano i Putipoti (1967) e il lungometraggio Putiferio va alla guerra (1968).Risale a quel periodo anche la creazione di Nerofumo per Il Piccolo Missionario.Nel 1968 Peroni fondò con Alfredo Castelli Tilt, la prima rivista "demenziale" in Italia, nel 1969 Zio Boris, la seconda "striscia" uscita in Italia (dopo le Sturmtruppen di Bonvi ed escluso Gatto Filippo, già su Paese Sera nel ’50).Negli anni Settanta collabora con Horror, Cucciolo, Tiramolla, Corriere dei Piccoli, Guerin Sportivo, cura il mensile Psyco, pubblica i volumi Mondo lumaca (1971) e 30 anni di fumetti (1978), illustra Parlacosando (1977) di Catalano.Con Laura De Luca crea Spugna (45 episodi, 1976-85).Negli anni Ottanta pubblica in Germania "Sonny" (in Italia noto come 'Gianconiglio' e uscito sul Corriere dei Piccoli) sull'albo mensile omonimo e sul quotidiano tedesco Bild.Edita anche la rivista 6-96 in fascicoli per tutte le età (in edizione italiana e inglese), realizza per la Plasmon la campagna pubblicitaria incentrata su Asterix (fumetti, giochi, poster, trasferibili) e per la Parmalat quella con Paciocco (magliette, figurine, pupazzi, film a tecnica mista).Crea e realizza interamente la rivista "demenziale" "SLURP!" con un grande successo di pubblico e critica.Negli anni Novanta crea l’Ispettore Perogatt per Il Giornalino (dal 1991) e I fumetti di Fiorello (dal 1993), entrambi ospitati anche nei rispettivi siti Internet.Sempre per Il Giornalino è dal 1992 il disegnatore italiano dietro i fumetti di Hanna-Barbera Gli Antenati, Hanna-Barbera Bazar, Dastardly & Muttley - una quarantina di episodi).Realizza l'uomo primitivo GU per la casa editrice ELI e sigle animate per le trasmissioni TV Zitti e Mosca, Slurpiamo!, La città dei consumi, ecc.Nel 1998, su invito di Carlo Squillante aderisce - insieme ad altri Autori di umorismo e Arte Leggera - all'ANU, Associazione Nazionale Umoristi, virtuale e virtuosa. A partire da due anni dopo, parteciperà a ben otto edizioni del FestiValtravaglia dell'Arte Leggera di Porto Valtravaglia, evento istituzionale dell'ANU. Partecipa a diversi eventi organizzati dall'ANU come, nel 2000, il "Bestiario di Leonardo da Vinci" presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.Nel 2004 crea "Tippy" per Il Giornalino.

sabato 3 dicembre 2011

Oggi si festeggia il centenario dalla nascita di un grande musicista italiano, Giovanni Rota Rinaldi, in arte Nino Rota (Milano, 3 dicembre 1911 – Roma, 10 aprile 1979). Rota è stato un grande compositore di colonne sonore, tra le quali quelle dei film Il Padrino, Amarcord di Federico Fellini e Assassinio sul Nilo. Il maestro ha vinto diversi importanti riconoscimenti, come un Golden Globe per la migliore colonna sonora originale, un Oscar alla migliore colonna sonora e un David di Donatello per il miglior musicista.

La sua formazione musicale è stata precoce e il suo talento straordinario. Entrato al Conservatorio Giuseppe Verdi (Milano) nel 1923, è stato allievo di Paolo Delachi e Giulio Bas. Nel 1922 compone L'infanzia di S. Giovanni Battista scritto a quasi undici anni ed eseguito nello stesso anno a Milano e l'anno successivo a Turcoing, in Francia; in occasione della esecuzione francese, chiamato alla ribalta dal pubblico entusiasta ne diresse la replica del finale. Nel 1926 Nino Rota scrive Il Principe Porcaro, un'operina per ragazzi ispirata ad una fiaba di Hans Christian Andersen. Tre quarti d'ora di una musica che, considerata l'età del compositore, è giudicata dai critici già matura, senza sbavature, intensa e al tempo stesso ironica. Successivamente Nino Rota studia privatamente con Alfredo Casella a Roma, conseguendo il diploma in composizione musicale al Conservatorio di Santa Cecilia nel 1930.

Nel 1930 si reca negli Stati Uniti, e vi rimane due anni, per alcuni corsi di perfezionamento vincendo una borsa di studio a Filadelfia. Torna in patria per laurearsi in lettere all'Università degli studi di Milano con una tesi dedicata al compositore Gioseffo Zarlino.

Nel 1933 esegue il suo primo accompagnamento musicale del film Treno popolare di Raffaello Matarazzo. Film veloce e giovanile girato da un cast di ventenni tutto in esterni, con pochi mezzi e con grande realismo e allegria. La sua musica sottolinea con gaia spensieratezza il carattere gioviale e divertente del film. Per l'occasione compose anche una simpatica canzonetta Treno popolare che divenne il leitmotiv centrale del film. Il rapporto di collaborazione e amicizia con R. Matarazzo continuò anche per altri film nel 1942 e 1943.

Nel 1937 insegna teoria e solfeggio al Liceo Musicale di Taranto, mentre due anni dopo passa al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, dove insegna armonia e composizione; di quest'ultimo istituto diventa direttore nel 1950.

Dopo aver realizzato l'accompagnamento musicale per il film Zazà di Renato Castellani nel 1944, incontra, successivamente, Federico Fellini impegnato a produrre Lo sceicco bianco. Da allora tra i due artisti si instaura un'amicizia lunga trent'anni e una collaborazione per numerosi film. Nel 1972 compose le musiche del film Il padrino, Due anni dopo, però, riuscì a vincere l'ambito premio con le musiche del film Il padrino - Parte II. Nel 1977 vince il David di Donatello per il miglior musicista per il film Il Casanova di Federico Fellini.

Dall'inizio della sua carriera come compositore di colonne sonore però non smette di comporre musica per orchestra, da camera e vocale, oltre a numerose opere liriche (la più celebre delle quali è sicuramente "Il cappello di paglia di Firenze") e permettendosi addirittura qualche incursione nella mondo della televisione (vedi ad esempio le musiche per lo sceneggiato "Il giornalino di Gian Burrasca").

Il compositore muore poco dopo la fine delle registrazioni della sua ultima colonna sonora per Fellini, Prova d'orchestra.

Per i funerali di Federico Fellini, Giulietta Masina chiese al trombettista Mauro Maur di suonare l' "Improvviso dell'Angelo" di Nino Rota nella Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma.

Pur essendo conosciuto soprattutto per il suo lavoro nel mondo del cinema, Nino Rota ha composto anche per il teatro ed il balletto con notevole riscontro internazionale.

A lui è dedicato, a Monopoli, il Conservatorio Nino Rota, in origine nato su iniziativa dello stesso compositore come sezione staccata di quello barese, e oggi sede autonoma. A lui è pure dedicato l'auditorium del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari.

 

giovedì 1 dicembre 2011

La notizia è arriva come un fulmine a ciel sereno per gli appassionati del fumetto e soprattutto per gli amanti del manga. Shingo Araki , mangaka, produttore, animatore e character designer di tanti indimenticabili capolavori dell’animazione giapponese, si è spento all’età di 72 anni.

Shingo Araki era nato il 1 gennaio 1939 a Nagoya; a soli 18 anni vinse il prestigioso premio come miglior nuova promessa per la rivista Machi. Successivamente cominciò a creare numerosi manga, salvo poi approdare nel 1965 al lavoro che fu l’amore della sua vita, quello di animatore, con lo storico Kimba il leone bianco.

Durante la sua lunga carriera, Shingo Araki ha collaboratore con molti grandi artisti:

Go Nagai, con lui ha realizzato le versioni animate di Ufo Robot Goldrake e Devilman

Masami Kurumada, con l’indimenticabile character design de I Cavalieri dello Zodiaco e B’t X?

Michi Himeno, con la quale ha lavorato in tandem in serie come Goldrake, I Cavalieri dello Zodiaco e Lady Oscar; lui si occupava dei personaggi maschili e lei di quelli femminili

Riyoko Ikeda, con la quale ha collaborato a Lady Oscar.

Nel 1966 fondò lo Studio Jaguar, mentre nel 1975 la Araki Production. Sono così tanti i titoli a cui ha collaborato che elencarli tutti è impossibile. Oltre a quelli già citati, ricordiamo anche: La principessa Zaffiro, Ryu il ragazzo delle caverne, Babil Junior, Danguard, Il Grande Mazinga, Ulisse 31, Lupin III, Occhi di Gatto e i più recenti Yu-Gi-Oh!, Space Adventure Cobra – The Animation e l’adattamento animato della Saga di Hades de I Cavalieri dello Zodiaco.

Opere e collaborazioni :

1965 - Kimba il leone bianco, 1966 - Marine Boy, 1967 - La principessa Zaffiro, 1968 - Tommy, la stella dei Giants, 1969 - Quella magnifica dozzina, 1969 - Attack No. 1, 1970 - Una sirenetta fra noi, 1970 - Rocky Joe, 1971 - Ryu il ragazzo delle caverne, 1972 - La maga Chappy, 1972 – Devilman, 1973 - Babil Junior, 1973 - Cutie Honey, 1973 - Sam il ragazzo del west, 1974 - Bia, la sfida della magia, 1975 - La sirenetta, 1975 - UFO Robot Goldrake, 1976 - Il Grande Mazinga, Getta Robot G, UFO Robot Goldrake contro il Dragosauro, 1976 - Il gatto con gli stivali, 1977 – Danguard, 1978 - Addio incrociatore spaziale Yamato, 1979 - Lulù l'angelo tra i fiori, 1979 - Lady Oscar, 1980 – Lalabel, 1980 - Ulisse 31, 1981 - Lupin III, 1982 - L'ispettore Gadget, 1983 - Occhi di gatto, 1983 - Lupin III, 1983 - Kiss Me Licia, 1983 - Memole dolce Memole, 1984 - Il grande sogno di Maya, 1986 - Maple Town, 1986 - G.I. Joe, 1986 - I Cavalieri dello zodiaco, 1987 - D'Artagnan e i moschettieri del re, 1987 - I Cavalieri dello zodiaco: La dea della discordia, 1988 - I Cavalieri dello zodiaco: L'ardente scontro degli dei, 1988 - I Cavalieri dello zodiaco: La leggenda dei guerrieri scarlatti, 1991 - Fuma no Kojiro, 1991 - Yokoyama Mitsuteru Sangokushi, 1992 - Babel II OAV, 1994 - Alè alè alè o-o, 1998 - Yu-Gi-Oh!, 2002 - I Cavalieri dello zodiaco, The Hades Chapter, Sanctuary, 2003 - Ring ni kakero (produttore), 2004 - Yu-Gi-Oh! Duel Monsters, 2004 - I cavalieri dello zodiaco, Tenkai-Hen Overture , 2006 - I cavalieri dello zodiaco, The Hades Chapter, Meikai-hen, 2006 - Ring ni Kakero 1: Nichibei Kessen Hen, 2008 - I cavalieri dello zodiaco, The Hades Chapter, Elysion.