domenica 1 aprile 2012

Giorgio Chinaglia - 1947-2012

Lutto nel mondo del calcio che scuote la Lazio. Giorgio Chinaglia, (Carrara, 24 gennaio 1947 – Florida, 1º aprile 2012) ex calciatore ,centravanti bandiera del club biancoceleste è morto questa mattina in Florida, in conseguenza di un infarto. Aveva 65 anni. Era ambasciatore insieme a Carlos Alberto dei New York Cosmos, sua ex squadra, con l'obiettivo di rilanciare la società insieme al presidente Pelé e al direttore tecnico Eric Cantona.

La carriera:

Arrivato a Roma nel 1969, ventiduenne. Pone fine alle perplessità del suo acquisto durante l’amichevole Lazio-Fiorentina con un gol di potenza poco sopra la traversa. Nato a Carrara, Chinaglia si trasferì con la famiglia a Cardiff all'età di nove anni. La sua carriera ebbe quindi inizio in Galles con lo Swansea City, con cui disputò le stagioni 1964-1965 e 1965-1966. Arriva poi il trasferimento in Italia alla Massese, Serie C, e poi all'Internapoli, sempre in C, per passare infine alla Lazio nell'annata 1969-1970. Dotato di grande forza fisica, a causa della scarsa esperienza nei campionati di livello Chinaglia mancava inizialmente di tecnica e per migliorare la sua condizione sportiva si allenò per molto tempo con impegno e dedizione, giungendo a risultati egregi: 12 gol nel primo anno e 9 nel secondo, in coincidenza però con un'amara retrocessione in Serie B. Per poter continuare a militare nel calcio che conta, egli chiede di essere ceduto ma la sua squadra non lo accontenta. Inizia così un periodo di tensione tra il giocatore ed il club, che termina con l'arrivo sulla panchina biancoceleste di Tommaso Maestrelli. Nella stagione 1971-1972 vince la classifica cannonieri della serie cadetta e contribuisce con i suoi 21 gol al ritorno dei laziali in A. Come giocatore di B, conquista la Nazionale esordendo con gol-lampo in Bulgaria, il 21 giugno del 1972. È il preludio alla favola della pazza banda di Maestrelli. Nella stagione 1972-1973 la Lazio neopromossa, tra lo scetticismo generale, mette in mostra un ottimo gioco e sfiora lo scudetto, perso negli ultimi minuti di una drammatica ultima giornata a Napoli. È la Lazio di Giuseppe Wilson, Luciano Re Cecconi, Felice Pulici , Renzo Garlaschelli, Vincenzo D'Amico , Luigi Martini, Mario Frustalupi e Giancarlo Oddi, ma principalmente è la Lazio di Chinaglia. E l'anno successivo, con 24 reti, mette il suggello su un incredibile ma meritatissimo scudetto, realizzando alla penultima giornata (12 maggio 1974) il calcio di rigore decisivo nell'incontro col Foggia. È il culmine della carriera di Chinaglia, che si presenta ai Mondiali tedeschi del 1974 come centravanti titolare, ma è anche l'inizio della sua parabola discendente. Problemi con l'allenatore Ferruccio Valcareggi lo relegano in secondo piano (dopo una sostituzione Giorgione lo manda platealmente a quel paese in mondovisione), e gli insuccessi della Nazionale non lo aiutano a riconquistare il posto dato che col nuovo allenatore, Fulvio Bernardini, verrà utilizzato a singhiozzo. Anche nella Lazio, dopo un ottimo campionato, culminato col quarto posto (ed un bottino personale di 14 reti) e la fascia di capitano, si rende conto che la sua avventura è finita. La malattia del suo grande allenatore, Maestrelli, lo priva di un importante punto di riferimento, e così decide, a poche giornate dalla fine del torneo 1975-1976, di lasciare l'Italia per andare a giocare nei New York Cosmos. Sono i Cosmos di Pelé, Franz Beckenbauer, Carlos Alberto e di Johan Cruyff. Giorgio Chinaglia fu il miglior marcatore della storia della North American Soccer League: in sette anni segnò 193 gol in 213 partite, di cui 53 in 43 incontri di playoff. Vinse il premio come miglior marcatore della NASL per ben 5 volte, tra il 1976 e il 1982. Giudicato miglior giocatore del torneo nel 1981, fu tra i protagonisti delle quattro Soccer Bowl vinte dai Cosmos nel 1977, 1978, 1980 e 1982. Nei playoff del 1980 segnò 18 goal, sette dei quali nella gara contro i Tulsa Roughnecks. Nel 1983, ritorna in Italia, questa volta come presidente della Lazio, accolto dalla folla come un salvatore. Inoltre l'anno seguente la Warner Communications gli cede parte delle azioni dei Cosmos. Ma la NASL è ormai al tramonto e nel 1985, proprio dopo un'amichevole con la Lazio, i Cosmos chiudono definitivamente. Alla fine dello stesso anno è costretto a cedere la Lazio, per problemi economici, a Franco Chimenti. Da allora vive tra States ed Italia occupandosi sempre di calcio (è stato coinvolto in vicende societarie di Ferencvaros, Foggia, Lanciano e di nuovo Lazio).

Nel 2006 Chinaglia è stato iscritto nel registro degli indagati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, con l'accusa di riciclaggio, con l'aggravante dall'articolo 7, ovvero con l'accusa di aver agevolato l'attività della camorra. Nell'ottobre del 2006 il nucleo valutario della Guardia di Finanza ha richiesto una ordinanza di custodia cautelare ai danni di Chinaglia per estorsione ed aggiotaggio, nell'ambito dell'inchiesta della procura della Repubblica di Roma sulle irregolarità nella scalata alla società sportiva Lazio. Al momento dell'ordinanza, Chinaglia risiedeva all'estero negli USA; pochi giorni dopo è stato emesso un mandato d'arresto europeo a suo carico, ma risulta ancora latitante per la giustizia italiana. Il reato contestato all'ex calciatore è quello di riciclaggio per conto del clan camorristico appartenente alla famiglia dei Casalesi, che voleva impiegare i proventi delle attività illecite per acquistare la Lazio.Nel novembre 2007 Giorgio Chinaglia è stato multato per 4,2 milioni di euro per la scalata alla S.S. Lazio, a seguito di decisione della Consob. L'ex campione è stato riconosciuto responsabile di manipolazione del mercato e di ostacolo all'attività di vigilanza della Consob in relazione alla presunta intenzione di un gruppo chimico-farmaceutico estero di acquisire il controllo della Società Sportiva Lazio: la Consob ha accertato che la notizia, diffusa da Chinaglia tra ottobre 2005 e marzo 2006, era falsa. L'ex calciatore è stato considerato colpevole di "condotte manipolative poste in essere in relazione ai titoli della S.S. Lazio". La Commissione ha rilevato anche che lo stesso Chinaglia ha "posto in essere, direttamente o per interposta persona, una serie di atti, sostanziatisi in falsità ed omissioni, sintomatici di un atteggiamento dilatorio ed ostruzionistico, che ha procurato oggettivo ritardo all'esercizio delle funzioni della Consob, ostacolandone e rendendone più onerosa l'attività di accertamento dei fatti, funzionale ad assicurare la correttezza informativa ed il regolare andamento degli scambi sul titolo S.S. Lazio". Nel luglio 2008 è stato colpito da un mandato di arresto per riciclaggio.

Nessun commento:

Posta un commento